BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


31/7/2010 ● Cultura

"Argenti di Guglionesi": segni e colori della Vergine nell'iconografia cristiana


  Redazione FPW ● 1876


Nella mostra "Argenti di Guglionesi" è esposta la "Madonna con Bambino e San Giovanni Battista", di proprietà del Comune di Guglionesi.
"Ad eccezione del Salvatore, non c'è nella iconografia cristiana un altro soggetto raffigurato così spesso e con tanto amore come il lik-volto della Santa Vergine. In tutti i tempi gli iconografi hanno cercato di dare al volto della Vergine tutta la bellezza, la tenerezza, la dignità e la grandezza, che potevano immaginare. La Madre di Dio nelle icone russe è sempre triste. Questa tristezza è ora piena di dolore, ora piena di luce, però sempre è carica di saggezza e di forza spirituale. La Vergine Maria può solennemente "mostrare" al mondo il Bambino, può stringere a sé il Figlio con tenerezza oppure leggermente sostenerlo. È sempre piena di benevolenza, adora il suo Divin Bambino e con mitezza ne accetta l'inevitabile sacrificio.
In quanto donna sposata, la sempre Pura, porta sulla testa un velo che scende sulle spalle, secondo il costume delle donne ebree di quel tempo. Questo velo, o drappo, si chiama in greco maforij. Esso è dipinto di solito in rosso (simbolo della sofferenza, e ricordo della discendenza regale). I vestiti sono dipinti in azzurro, come segno della purezza celeste della Vergine, la più perfetta tra gli uomini.
Un altro importante dettaglio del vestito della Vergine sono le soprammaniche. Esse sono caratteristiche anche per il vestito dei sacerdoti; nelle icone simboleggiano la "concelebrazione" della Vergine Maria (e con lei di tutta la Chiesa) con Cristo, il Primo Sacerdote.
Sulla fronte e sulle spalle della Vergine sono dipinte tre stelle dorate. Simili ornamenti, fatti di metallo, erano molto diffusi tra gli antichi. Nelle icone le stelle si dipingono come segno che la Madonna è rimasta Vergine prima, durante e dopo il parto. Le tre stelle sono anche simbolo della Santissima Trinità. In alcune icone la figura di Gesù Bambino copre una delle stelle, simboleggiando così l'Incarnazione della seconda ipostasi della Santissima Trinità, il Verbo."
Esistono vari tipi di iconografia della Vergine Maria. "Nella "Vergine della tenerzza", ad esempio, il Bambino Gesù, con la guancia sinistra sfiora quella destra della Vergine. L'icona presenta un rapporto tra Madre e Figlio pieno di tenerezza. La Madre di Dio è anche simbolo della Chiesa di Cristo, e l'icona ci mostra tutta la pienezza dell'amore tra Dio e l'uomo - pienezza che è possibile soltanto nel grembo della Madre-Chiesa. L'amore unisce in quest'icona quello che è celeste e quello che è terrestre, il divino e l'umano: l'unione è espressa dai volti che si toccano e dalle aureole congiunte. La madre di Dio è pensierosa, mentre stringe a sé il Figlio: prevede il cammino della croce e le sofferenze che Lo aspettano".
[Fonte: http://www.orthodoxworld.ru]

Madonna con Bambino e San Giovanni Battista (Guglionesi, XV-XVI secolo)





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