BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


20/11/2006 ● Internet

Spazio Blog | Giovani adulti e formazione dei giovani giornalisti


  Redazione FPW ● 1643


[Proposte di letture di Fuoriporta web, dal blog "Giornalismo d'altri" di Mario Tedeschini Lalli: http://mariotedeschini.blog.kataweb.it/] - "La nostra famiglia allargata è molto larga: tra figli e nipoti da una parte e dall'altra, all'ultimo conto la generazione che segue la mia contava 29 unità e per ragioni semplicemente anagrafiche è ormai arrivato per molti di loro il momento delle scelte. Un paio di nipoti hanno deciso di non laurearsi, un altro si è laureato pochi mesi fa, sua sorella Maria si laurerà lunedì prossimo, mio figlio spera di farlo entro Natale e un'altra nipote (anche lei Maria -- il problema dei grandi numeri!) entro qualche mese. Sarebbe già un bel campione di giovani adulti da osservare di questi tempi. Lo è diventato ancora di più quando pochi giorni fa la seconda Maria è venuta a trovarmi con una sua amica coetanea perché - chissà, forse - vorrebbero fare le giornaliste. L'amica si sta laurando in Relazioni internazionali (Scienze politiche) e sta preparando una tesi sulla Fed; ha studiato sei mesi in Finlandia; parla inglese e finlandese. Maria si sta laureando in Linguistica, ha studiato un anno negli Stati Uniti e quattro mesi in Spagna. Parla correntemente inglese e spagnolo. Non so se Maria e la sua amica faranno poi davvero le giornaliste (non so neppure se poi decideranno veramente di provarci - sono ancora in quella fase lì), ma la loro situazione illumina con chiarezza il problema della formazione dei giornalisti in questo Paese e della paradossale follia nella quale ci infileremmo se - come qualcuno vorrebbe - si legasse la formazione (e, diononvoglia, l'accesso alla professione) a una laurea specialistica in Giornalismo. Mi spiego: le due giovani donne hanno esperienza e formazione teoricamente utili per il Giornalismo. Se facessero domanda a una Scuola di Giornalismo americana verrebbero valutate per questa loro formazione e queste loro esperienze, per le loro potenzialità, ed eventualmente accettate; lo stesso se cercassero di entrare in alcune delle scuole di Giornalismo italiane(come l'Ifg di Urbino o quello di Milano). Ma se le Scuole indipendenti dalle università dovessero sparire avrebbero dei probemi: in molte Lauree specialistiche in Giornalismo (o Editoria e Giornalismo come ora si chiamano, per non incorrere nell'ira dell'Ordine), non potrebbero neppure fare domanda. I prerequisiti sono tali e tanti (specie in quelle filiate dalle Facoltà di Scienze della Comunicazione o di Sociologia), che è in pratica la Laurea specialistica risulta un "ultimo biennio" della laurea di primo livello. Il Signore ci guardi nel futuro da simili tentazioni. Insegnare Giornalismo si può e si deve, ma non è detto che per fare il giornalista uno debba per forza aver studiato Comunicazione. I prerequisiti culturali per un buon giornalista sono il normale curriculum di Storia, Italiano, Educazione civica, Matematica e Scienze di un Liceo e UN QUALUNQUE studio universitario, purché fatto bene (sarà gran festa sotto il cielo quando un laureato in Matematica si presenterà a una Scuola di Giornalismo!). Al resto può pensare la specialistica: se si riterrà utile qualche credito di Sociologia della comunicazione o di Diritto pubblico, si offra il corso ma non se ne faccia un requisito. Per il resto, tanta fantasia, molta tecnica e ancor di più etica. Amen."


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