BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


20/10/2010 ● Politica

PD Guglionesi: "chi di demagogia ferisce di demagogia perisce"


  PD Guglionesi ● 1727


La vicenda politica della maggioranza, è del tutto evidente, si sta sempre più complicando.
Il tentativo di ‘nascondere la polvere sotto il tappeto ‘ è fallito. Il Re è nudo. E’ evidente a tutti.
A Guglionesi manca una guida consapevole ed autorevole come conseguenza di una sostanziale incompetenza, sia rispetto la soluzione dei problemi, sia rispetto la capacità di fare sintesi.
Non si tratta di una bella notizia in un momento delicato e difficile per l’economia e la società italiana, di cui Guglionesi ed il Molise fanno parte.
1. Il federalismo fiscale (la soluzione miracolosa che dovrebbe raddrizzare il legno storto dell’economia nazionale, riportando una citazione tremontiana) metterà il Molise di fronte al problema di reperire le risorse necessarie per finanziare servizi essenziali ed in generale gli standard medi cui era abituata. Il dibattito sulla spesa sanitaria tra Iorio ed il governo centrale è la prova generale di quello che accadrà nel prossimo futuro.
2. In mancanza di una seria e rigorosa politica di bilancio il rischio di non farcela è molto serio. Occorrerà operare un taglio netto agli sprechi (in primis i costi diretti ed indiretti della politica) e reperire risorse aggiuntive evitando di:
a. svendere il territorio (alle multinazionali dell’energia, agli interessi della speculazione edilizia) che è e rimane risorsa indisponibile;
b. Aumentare le tasse sulla persona;
c. tagliare i servizi sociali e scolastici;
d. ridurre le risorse per la gestione dei servizi pubblici locali?
Chi si era illuso che l’amministrare significava utilizzo discrezionale di risorse reperite per via politica si troverà la strada sbarrata dalle ristrette finanziarie e dalle riforme del governo Berlusconi-Lega.
Registriamo un’attività amministrativa concentrata su cose che non interessano la gente, ma solo una minoranza di persone. Un raggruppamento che assomiglia sempre più ad un impasto di potere politico-economico tenuto assieme da stucchevoli connivenze burocratiche. E’diventato un problema anche il rilascio di copia della delibere e di atti amministrativi. Intralciando il ruolo di controllo della minoranza. Questo per occultare procedure raffazzonate e costruite per eludere i principi della trasparenza, economicità ed efficienza della gestione.
Emerge una realtà che vede:
• Due o tre imprese riescono miracolosamente ad attribuirsi tutti i lavori (pochissimi a dire il vero !!) commissionati dall’amministrazione;
• Incarichi di progettazione affidati ad amici/sodali politici;
• Assunzione di figli da parte delle imprese amiche;
• Incapacità di completare e gestire strutture esistenti (Polo culturale dell’ex-convento dei cappuccini, Palazzetto dello Sport, Percorso delle antiche fonti, Cimitero, Servizi di Vigilanza, Cinema Teatro, ecc.) e di progettarne altre che occorrerebbero;
• Incapacità di completare l’iter approvativo del Piano Regolatore Generale, costato oltre 250 mila euro, e che, per precisa volontà di questa amministrazione, giace da quasi tre anni in Regione;
• Mancanza di una visione capace di proiettare Guglionesi nel futuro sostituita dalla retorica dell’amministrazione del fare (sindaco e giunta che ripuliscono il lago e consentono di buttare i fanghi nella scarpata della stessa villa) o dalla ricerca di posti.
Niente di niente. Affaccendati ad aggiustare le carte per l’eolico. Ad occuparsi solo di amici e parenti.
Dove sta l’abilità amministrativa del consigliere più longevo della storia politico-amministrativa di Guglionesi? Che fine ha fatto la narrazione fatta di chiacchiere da bacheca. Si trattava solo di parole. Farcite di livore ideologico. Di ossessioni malamente represse. Di rabbia cieca di chi non era abituato alla democrazia dell’alternanza. Incapace di vivere la politica in maniera serena. Preoccupato solo di sollecitare i fantasmi di certo conservatorismo reazionario acquisito non sappiamo bene in quale scuola di vita.
La logica amico-nemico, se alimenta e solletica il populismo, certo non costituisce risorsa positiva per la soluzione di siffatti problemi. Che richiede senso di responsabilità e coralità dell’ intera classe dirigente.
Chi di demagogia ferisce di demagogia perisce.
Ricordate le battaglie quotidiane sui rifiuti?. Le fiaccolate della paura? L’accanimento giustizialista? Ricordate le denunce sull’aumento della tassazione? sull’indebitamento del comune? Sulla rigidità del bilancio? Attendiamo ancora le soluzioni prospettate.
Da questa amministrazione non ci si può aspettare nulla di buono per il futuro della nostra comunità. Un’amministrazione sempre più chiusa in se stessa, nella propria autoreferenzialità. Sorda ed incapace a leggere con lucidità la fase politico-amministrativa, a mettere in campo soluzioni adeguate, a garantire le condizioni per una crescita e sviluppo della nostro territorio. Questa era ed è la sostanza del discorso di quanti da tempo denunciavano la paradossale condizione di minoranza reale rappresentata dal questa amministrazione.
Minoranza, sancita in primis da un risultato elettorale. In seguito dal distacco e dallo smembramento della maggioranza che nell’arco di due anni ha perso tre consiglieri e oggi assediata dal rischio di altre perdite che la condurrebbero a rappresentare il 20 % dell’elettorato.

Ci chiediamo che fine ha fatto quella vivace opinione pubblica che ha animato il dibattito politico più serio negli anni scorsi? Dove stanno quelle forze cui non andava bene niente. A chi interessa tale silenzio? Anche su questo versante il silenzio è significativo quale indizio delle vere ragioni che muovevano trasversalmente forze di varie parti politiche.
Personalismo confuso con gli interessi generali. Proiezione di sé sulle questioni amministrative.
A questo punto occorre che le forze che amano davvero Guglionesi, quelle che hanno davvero a cuore il futuro di Guglionesi, trovino la forza ed il coraggio di essere protagonisti nella costruzione di nuovi equilibri in nome degli interessi generali e del perseguimento del bene comune.
Il PD nei prossimi giorni assumerà l’iniziativa di sondare le possibilità di ‘ricostruire’ una prospettiva democratica a Guglionesi. Una prospettiva di condivisione programmatica. Costruita su una realistica ’agenda di priorità’ e sui modi per risolverli. Che aiuti a far fare un salto di qualità al dibattito pubblico che due anni fa s’incagliò sulla logica provinciale e distruttiva dei personalismi senza costrutto. Mettendo ai margini la ricerca delle soluzioni migliori per garantire lo sviluppo della comunità. Per molti di quei protagonisti, perse le elezioni, sembra essere svanito l’interesse per Guglionesi.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Occorre porre rimedio a tutto ciò attraverso la costruzione di un’ipotesi unitaria che la faccia finita con visioni tardo-ideologiche che non hanno più senso.





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