BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/4/2011 ● Scuola

Pronti 300 ricorsi al giudice del lavoro, reagire contro la macelleria sociale


  Sergio Sorella ● 1213


Continuano i tagli alle risorse che il governo intende destinare alla scuola pubblica. Il Documento di economia e finanza (DEF) contiene una previsione di spesa in calo (dall'attuale 4,2% del Pil, al 3,7% nel 2015, fino al 3,2 nel 2030). Mentre tutti gli altri paesi europei investono nell’istruzione, il nostro continua a penalizzarla. Meno risorse per il personale della scuola, che dopo la riduzione di 87 mila cattedre e 42 mila posti di personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario), subirà ulteriori tagli.
Il DEF programma una vera e propria macelleria sociale, senza alcun contributo per la crescita del Paese. L’annunciata manovra da 40 miliardi produrrà tagli ancora più consistenti del passato alla spesa sociale e agli investimenti: quindi meno risorse per scuola, ricerca e università pubbliche e probabilmente nessun rinnovo dei contratti anche dopo il 2013.
Alle scuole servono risorse stabili, ovvero serve un organico funzionale (un organico attribuito con cadenza non annuale, ma triennale). La dotazione funzionale deve coprire le esigenze ordinarie dovute alla sostituzione dei colleghi assenti e per migliorare l'efficacia dell'azione didattica in relazione al Pof. Il ricorso alle supplenze brevi deve divenire residuale. Oggi il 20% del personale scolastico ha contratti di lavoro a tempo determinato, pur essendoci le disponibilità per essere stabilizzato.
La FLC CGIL chiede un piano straordinario di immissioni in ruolo e una programmazione quinquennale di stabilizzazioni in base al turn over. Ci sono i posti disponibili per farlo: su di essi vanno stabilizzati i lavoratori. La FLC ha dimostrato, dati alla mano, che è possibile coprire, con vere assunzioni, 100.000 posti nella scuola nei prossimi 3 anni a costo quasi zero.
Per sostener queste posizioni la FLC CGIL del Molise sta presentando 300 ricorsi al giudice del lavoro, nei quali si chiede la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Si tratta di richieste che riguardano il personale docente ed ATA che da anni (in molti casi da oltre 10 anni) garantisce il funzionamento della scuola molisana e che ha diritto, perché ne ricorrono tutte le condizioni, ad avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Prosegue anche in questo modo l’iniziativa politico – sindacale tesa a far riconoscere l’importanza di investire nel sistema d’istruzione e formazione pubblica garantendone una migliore qualità ma anche un futuro alle giovani generazioni espulse dal mercato del lavoro.
Lo sciopero del 6 maggio dovrà dare forza a queste proposte per opporci al massacro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pubblica.





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