BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/7/2011 ● Cultura

“U Spusalezie”


  Adele Terzano ● 2187


Il 7 Giugno 2011, a chiusura dell’anno scolastico, viene data alle stampe la Commedia in due atti di Adele Terzano: “U Spusalezie”. La Commedia, in dialetto e in italiano, ha partecipato alla prima Rassegna teatrale regionale Bovajanom nell’anno scolastico 2009/2010 ed è stata rappresentata a Boiano dagli alunni dell’Omnicomprensivo di Guglionesi. Nel I Atto è dato alle scene uno sposalizio di altri tempi, quando i due fidanzati si conoscevano e si incontravano di nascosto, quando si facevano le serenate e il matrimonio era un vero e proprio contratto, stabilito dai genitori degli sposi. Alcune parti della Commedia sono state liberamente tratte dal libro di Giuseppe De Socio “Li fatta me”, in particolare, per quanto riguarda “A Serenate”, interpretata brillantemente dall’alunno Claudio Marolla e cantata dallo sposo Tommaso Colonna e dai suoi amici: Luca Bavota, Luca Basler, Antonio Strippa, Emanuele Vernacchia, Marco D’Antuono, Alessandro Desiderio, Matteo Senese, e “L’Endrate”, interpretata dalle consuocere Miriana Corvo, mamma della sposa, Francesca Saccomandi, e Antonella Romanelli, mamma dello sposo. La Commedia è intramezzata da canti popolari guglionesani, accompagnati alla fisarmonica da Camillo Ciliberti e diretti da Antonio Sisto: Nostalgia Guglionesana, Carmè, Rusenelle, Ndindalì e dal canto napoletano di Renato Carosone: “Ie, Mammete e Tu”. Nel II Atto è in scena lo sposalizio vero e proprio: la sposa che indossa l’abito nuziale in presenza delle amiche (Elena Sbardi, Irene Pace, Chiara Berchicci, Jusy Ciavarretta, Emanuela Di Biase, Laura D’Agata) e della sorella (Teresa Romanelli), il saluto della mamma della sposa che si dispera per la perdita della figlia e lancia i confetti dalla finestra, il corteo nuziale con i compari d’anello (Paola Giardino e Francesco Perrotta), la predica di Don Carlo (Alessio Russi), la poesia agli sposi recitata dalla piccola Claudia Sbardi e il lancio del bouquet.
Al termine, la festa di ricevimento, con vassoi pieni di dolci tipici e di liquori verdi, bianchi e rossi, i brindisi agli sposi da parte degli amici (Marco Aceto e Fabio Di Cesare), il ballo degli sposi, avvinghiati dai coriandoli.
Segue la nascita del primogenito, la dolce e antica ninna nanna cantata al bimbo, cullato dalla mamma e l’arrivo “da Guandire di cumbare, chiane de tajelene, de quadrettine, che quattre mazzetille de petresannele anì late, pertate a mene da na guajengelle”, Gaia Bellotti, accompagnata da “nu guajaune” Giuseppe Sabetta che porta una gallina legata ai piedi con un nastro celeste.
La rappresentazione magistrale della Commedia è valsa agli alunni il primo premio della Rassegna con la seguente motivazione:
Per essere riusciti con un racconto organico a dare vita a uno spaccato della tradizione del proprio paese, riproponendo le scene salienti di uno sposalizio d'altri tempi, per l'appunto U spusalezie, commedia dialettale in due atti. Il ricorso all'uso del dialetto, prospettato con estrema disinvoltura e sicurezza espressiva oltre a valorizzare il patrimonio culturale del luogo, in cui la commedia felicemente sa colloca, dona alla rappresentazione verve, brio spontaneo e gioioso tale da renderla piacevolmente godibile, anche per il ricorso all'elemento musicale che la connota e accompagna -.”





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