BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


28/7/2011 ● Scuola

Scuola: la confusione regna sovrana


  Sergio Sorella ● 1127


Il governo nazionale alla politica degli annunci ,che riguarda il miglioramento del sistema formativo, fa seguire provvedimenti di demolizione della scuola pubblica.
In questi giorni i dirigenti scolastici si stanno confrontando con la dura realtà dei numeri: non ci sono collaboratori scolastici in grado di garantire l’apertura e la chiusura dei plessi distribuiti su tutto il territorio regionale. Non si dà seguito alla richiesta delle famiglie di un tempo scuola più disteso (tempo pieno alla primaria e tempo prolungato alla secondaria di primo grado); la risposta degli Uffici scolastici delle due province è sempre la stessa: “non abbiamo gli organici per soddisfare le vostre esigenze. Non si rispettano i parametri previsti dalle norme per lo sdoppiamento delle classi, con la conseguenza che ci saranno pluriclassi al di sopra dei 19 alunni. Non ci sono stati provvedimenti conseguenti alla bocciatura del TAR Molise del piano di dimensionamento della rete scolastica, con inevitabili disagi per tutte le operazioni d’inizio anno: caos su trasferimenti, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, domande dei precari per inserirsi nelle graduatorie d’istituto, certezza dei finanziamenti e degli organici spettanti.
Il recente decreto approvato dal Parlamento determinerà, in Molise, che a partire dal prossimo anno scolastico 2011-12, ben 18 istituzioni scolastiche saranno date a reggenza.
Non ci sarà, in pratica, un dirigente scolastico titolare, né ora né in futuro. Con inevitabili ricadute negative sulla possibilità di garantire nel territorio una scuola con un organico ed una dirigenza in grado di affrontare le sfide formative imposte dalla società contemporanea.
A tutto ciò, come se non bastasse, ha fatto seguito una circolare del MIUR che nega l’istituzione di nuove classi e qualsiasi sdoppiamento di quelle numerose: i numeri vanno rispettati a dispetto di tutto! Per cui avremo classi affollate anche in presenza di alunni disabili, soppressione di classi terminali con pochi alunni. Aggregazioni di classi al di fuori di qualsiasi logica. La nota ministeriale invita i dirigenti scolastici a rifiutare ulteriori iscrizioni in presenza di classi numerose. Come dire: mandateli altrove, qui non c’è posto.
Siamo di fronte ad un vero e proprio arbitrio: nelle nostre realtà decentrate o ai ragazzi si garantisce il diritto all’istruzione oppure essi sono costretti ad abbandonare i percorsi formativi. In questo modo si vanifica, per esigenze di cassa, un diritto costituzionalmente garantito.
Contro questo declino la FLC CGIL ha chiesto alle istituzioni di fare la propria parte. Ad oggi c’è un silenzio assordante: la preoccupazione del ceto politico è legata alla propria collocazione in vista delle prossime elezioni. I problemi reali possono aspettare!





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