BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


30/4/2012 ● Cultura

Manufatto della Cattedrale, un nuovo studio smentisce tutte le ipotesi


  Diocesi Termoli-Larino ● 1398


Architetti, ingegneri, storici, iconografi e appassionati: tutti si sono cimentati, in un modo o nell’altro, nello studio e nel rilascio delle ipotesi sull’identità raffigurata nell’icona allocata sul portale della Cattedrale di Termoli ritrovata nelle scorse settimane eppure, alle quasi certezze legate alla rappresentazione di San Timoteo, si oppone lo studio di don Nicola Mattia, esperto d’arte per il culto…

“Di chi è non v’è certezza!”… strizzando l’occhio e modificando la nota espressione attribuita a Lorenzo de’ Medici si potrebbe dire così eppure, la nuova ipotesi parrebbe attribuire quel “volto mancante” alla raffigurazione di Cristo.

“Il ritrovamento di questa interessante scultura – afferma don Nicola – coincide con il periodo in cui celebriamo il ritrovamento delle reliquie ossee di San Timoteo avvenuto l’11 maggio del 1945: occasione che ha suggerito a don Benito di allestire una mostra e ha suscitato nuovi studi che un po’ hanno stravolto le vecchie certezze legate all’identità rappresentata dalla scultura in oggetto. Affermare o escludere che si tratti di San Timoteo è un azzardo, soprattutto se consideriamo che sul nostro territorio coesistono la cultura occidentale e orientale legata anche alla pratica religiosa; in questo contesto, è affermabile che se la raffigurazione è di opera orientale è dichiarabile si tratti di San Timoteo perché si richiama a segni iconografici tipici del suo considerarlo apostolo. Nel caso in cui, invece, si dovesse ritenere l’opera di cultura occidentale (ove San Timoteo è un Vescovo) è possibile affermare che potrebbe trattarsi non più del discepolo di San Paolo, ma di un Cristo Pantocrator”.

Un’ipotesi importante che è basata, come racconta don Nicola, sull’analisi di materiale fotografico (che sarà esposto nell’attesa mostra della parrocchia di San Timoteo che sarà presentata nei prossimi giorni), rinvenuto su vecchie pubblicazioni e raffigurante la Cattedrale com’era prima dell’incidente che vide il manufatto in pietra rompersi in più pezzi, tra i quali risulta disperso proprio il volto. L’appuntamento svelerà delle preziosità a oggi poco note che non potranno che arricchire il culto e rivalorizzarlo come non è stato fatto in precedenza.

“Pur se tradizionalmente – continua don Nicola – il Pantocrator è raffigurato al centro della Chiesa, non possiamo in alcun modo escludere che la nostra scultura abbia questa identità anche perché mostra, sul retro, una rientranza squadrata che lascia pensare a diversa collocazione rispetto all’attuale”.

Scoprire come deve porsi la chiesa diocesana dinanzi alle mille tesi che spaccano gli studiosi è una curiosità che, nelle parole di don Nicola, trova la seguente risposta: “la chiesa diocesana non deve prendere una posizione perché non si tratta di un dogma di fede, ma di una semplice immagine. In quest’ottica, non si può che accogliere e incoraggiare la ricerca e prendere atto di tutte le possibilità che gli studiosi offrono; l’unico rischio che si dovrebbe evitare di correre è avanzare ipotesi ‘certe’ che, per ora non sembra possibile sostenere”.

Alla luce dell’incontro con don Nicola non può che evidenziarsi una fervente attesa per la mostra che sta per essere proposta ai cittadini, perché “la ricchezza di questi contenuti non è stata mai esposta e propone una parte dedicata al percorso biografico della vita di San Timoteo, mentre ce n’è una seconda che espone del materiale raccolto lungo gli anni che propone e racconta l’ attenzione che la Diocesi e la Città ha riservato al grande tesoro delle reliquie di s. Timoteo attraverso documenti, icone e reliquie.

Dinanzi a tante ipotesi e dubbi, la fame di verità e la ricerca del giusto non può che passare attraverso dei documenti e dei testi ufficiali che, in un modo o nell’altro, raccontano (basandosi su dati certi) quello che sono questo culto e questi studi; secondo don Nicola non v’è dubbio perché “i riferimenti più accreditati sono tutti i testi per comprendere l’iconografia medioevale e tutti i testi che la Diocesi ha pubblicato negli anni che fanno emergere aspetti importanti di questo Santo”.

In chiusura d’intervista è stato simpatico citare il piccolo errore commesso, nei giorni scorsi, da un ricercatore che ha tenuto a richiamare all’attenzione l’inesistente “Terza lettera a San Timoteo” ma con stile e intelligenza, alla domanda provocatoria, don Nicola ha risposto così: “Oltre alle due lettere che San Paolo scrive a Timoteo e che sono contenute nel testo biblico, c’è una lettera bellissima che è composta dalle preghiere che il popolo di Dio eleva a questo Santo affinché interceda per noi presso Cristo Signore”.

Giovanni Perilli





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