Caro direttore,
scrivo in quanto cofirmatario di alcuni scritti recenti comparsi sul tuo blog.

Non lo faccio per sentirmi offeso come persona e, quindi, per entrare nel merito di alcune pesanti considerazioni, appunto, personali.
Con i titoli stessi in cui abbiamo riportato parole e frasi nelle quali siamo stati accusati di “offendere”, di “usare parolacce”, di “dileggiare” e altro, abbiamo cercato di far sì che i lettori ricercassero nei nostri scritti le frasi che avessero potuto far credere di essere diventati così “malvagi”.
Ecco allora che invito che apertamente ci si faccia capire dove e perché i nostri scritti hanno trasceso, magari citando parole e frasi: in tal caso sono pronto, per la parte di mia responsabilità, di chiedere scusa e di emendarmi.

Ai singoli firmatari di documenti che si rivolgono a me, questa volta sì in modo pesantemente offensivo, chiedo di volere, se lo ritengono opportuno, darmene motivazione anche pubblicamente o quando ci incontriamo per strada.

A tutti, comunque, continuerò a rivolgere il saluto se questo non li disturba e a tutti preannuncio che, fino a quando il Signore mi farà essere lucido continuerò a candidarmi.

Grazie
Antonio Lucarelli

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