BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


22/5/2013 ● Politica

Surreale la politica a Guglionesi: indignarsi è giusto!


  Arcangelo Pretore ● 2126


Se mi è permesso di esprimere delle opinioni personali  sull’attuale campagna elettorale  guglionesana, fondando  tale ingerenza almeno sul  dirimente  motivo che  , per un tempo preparatorio  sufficientemente lungo, sono stato in elenco in ben due liste apparentemente in alternativa ( poi, infatti, inspiegabilmente  fatte abortire ) con le due liste politiche  di fatto , venute fuori dai cilindri dei nostrani cappellai magici , come in effetti  poi  ciascuno ha potuto  constatare . Lo faccio a partire da quell’area di sinistra , per me di riferimento , pomposamente egemonizzata dal PD locale al cui lancio e rilancio  elettorale non mancano mai le” benedizioni” collaterali di rappresentanti di partito nazionali e regionali ; così, tanto per dimostrare al” popolo bue” votante  che la condiscente referenzialità extraguglionesana  è assicurata , mettendo per un attimo da parte veleni intestini  e consolidate reciproche insofferenze personali.

Il “cantiere” politico del PD   ( un’ennesima strizzata d’occhio a sinistra con l’evocativo rimando al duro lavoro dei manovali, mastri e ,capomastri e di quanti materialmente nei cantieri edili sudano e sgobbano per guadagnarsi il  “tozzo di pane”), organizzato dal “Capomastro locale” , dopo una tormentata gestazione , finalmente, come d ‘uso  per sparigliare i giochi politici ad altri possibili competitor ,ad alcuni giorni dalla scadenza   ha  partorito il classico topolino. In molti abbiamo avuto modo di scorrere la lista n°2 :“Unità democratica”, quella del PD nella cui formulazione finale, sempre  a qualche giorno dal varo, sono cadute le originarie accattivanti  aperture al civismo poiché  non è nel DNA  dei guardiani dell’ortodossia  percorrere strade  movimentiste incerte  e ingestibili  in termini della riduzione politica di tutti  all’UNO. Solo qualche misurata, calcolata  apertura , per giunta a destra ,coniugata  con  un , restauro “ green “generazionale  che, tuttavia , rispetto al passato  ha una grande, incredibile novità : la  conferma e perfino  il rinsaldarsi dei legami  tra i quattro o cinque clan familiari  che storicamente hanno condizionato  attraverso il loro elettorato passivizzato (  blandito  da sempre come  capitale depotenziante   qualsiasi nuova disturbante entratura nell’area ) l’ attività politica della sinistra locale  nel suo complesso. Con l’aggravante che  gran parte dei giovani in lista  esprime una genetica consanguineità con i parenti   “storici “,oramai appesantiti dalle lunghe permanenze amministrative , gelosi  custodi della purezza della razza comunista  Guglionesana.  Poiché per l’ennesima volta è stato candidato a sindaco un” capitano di lungo corso “della politica locale, lo stesso  che nella scorsa tornata ( è una selezione a rovescio delle candidature  , a Guglionesi  accade!) elettorale  è stato politicamente sconfitto  non riuscendo a guadagnarsi neppure un  seggio da consigliere!  Ma tant’è accade qui da noi, in questo paese delle meraviglie, che i bocciati vengano poi promossi , si dice, a” furor di sezione”  a  guidare la lista  !  Almeno  dall’insuccesso personale si sarà tratto l’insegnamento  che  altra cosa è cercare voti per sé rispetto al comodo  cullarsi sugli allori da candidato sindaco contando  sul lavoro duro  del trascinamento degli altri candidati alla carica di consigliere .  Per quanto riguarda il recente lo “scandalo” della prova provata della copiatura da parte del Migliore  di intere sezioni del programma della lista n°2  ciò di fatto rappresenta  un suicidio politico-culturale che rasenta proprio  quell’”ignoranza delle idee” che lui tanto  teme negli altri! Ma essendo moralmente riprovevole spacciare idee  altrui ( senza citare le fonti !) per proprie, il Nostro, avrebbe dovuto avere più di qualche imbarazzo nel proseguire “di petto” la campagna elettorale visto che in altre nazioni culturalmente e politicamente più avanzate ( ci sono molti laureati in più , leggono molto di più  di noi), come ad es.  nella democratica  Germania , per aver copiato in parte  la sua tesi di laurea  trent’anni prima ( non il programma elettorale! trenta giorni prima delle elezioni!) un ministro si è dimesso.  Il centrodestra, rieccoli,  dopo una limitata operazione di maquillage , si ripropongono  con determinata caparbietà nonostante l’inciampo e la conseguente caduta nel commissariamento del Comune  Una compagine decisa    a fare aggio dell’impopolarità  dell’ “eterno”, l’anello debole della lista”Uniti per Guglionesi”. Una squadra di giocatori dilettanti , ma alquanto improbabili politici sul cui trainer sindaco aggregante si è depositata l’antichità politica del centro-destra guglionesano . Una lista  la  cui cifra è  il cuore : un logo usurato , fastidiosamente  ridondante di un rosario di  facce incorniciate nei cuori  dei manifesti  murali cittadini , tipo gli ex voto ( politico?) che tappezzano le pareti della parte bassa del santuario della Madonna di Pompei . Due liste surreali, poiché, come si faceva notare, ha del paradossale  vedere   promosso candidato sindaco un personaggio bocciato dagli elettori  nella scorsa competizione elettorale,  dall’altra un candidato sindaco  che pur avendo vinto le scorse elezioni ha  perso per strada i suoi amministratori.  Quanto di più  limitato potesse configurarsi  per il governo di Guglionesi ( tenendo conto delle potenzialità politiche  complessive  individuali esprimibili in aggregazioni politiche  che non siano padronali “ cerchi magici” )   che invece ,  con urgenza ,dopo gli arcinoti deludenti trascorsi,  per risollevarsi  aveva bisogno  di una salutare iniezione di  forze nuove, di facce non usurate dalla vecchia politica .

La delusione per le deboli proposte amministrative in campo  pongono dei quesiti   a cui qualcuno, magari i diretti interessati , sarebbe bene , per una questione di etica della politica, diano delle risposte .

a)     Non è possibile, che quasi tutti coloro che sono stati  consiglieri di opposizione nella passata amministrazione se la siano squagliata !... Straordinariamente non compaiono in questa tornata elettorale; eppure rappresentavano quel 66 % di opposizione che avrebbe dovuto preparare, nel corso del loro mandato, il rientro  trionfale , da vincenti in queste  elezioni! Un sodalizio oppositivo peraltro sancito solo qualche mese fa da un atto notatile  che comunque  lascia intatto il potere elettorale dei” grandi elettori “ sottoscrittori eclissatisi che direttamente o indirettamente , fiancheggeranno una delle due liste .

 

b)     Non è possibile, che la terza, addirittura quarta?.. lista a cui concretamente si stava lavorando  siano ad un certo stato dell’arte implose  pressate  da palesi”mal di pancia interni !”, doppiogiochismi e  da veti esterni ( razionalizzanti la ipotizzata selva politica  delle  nascenti formazioni) dei poteri politici forti : concomitanti, sinergiche  pressioni  che di fatto le hanno dissolte.

Scrivevo , in un precedente articolo , che comunque , la naturale novità di questa competizione elettorale , proprio allo scopo di dare rappresentanza politica a quanti erano  delusi dall’una e dall’altra formazione  ,  avrebbe dovuto  trovare rappresentanza    in una  attesa terza lista che non c’è.

 Ed a partire da questo elettorato indeciso , sfiduciato, deluso  dalla inusuale  situazione politica che s’è venuta a configurare e, che  pur  essendo  formalmente  ineccepibile  dal punto di vista della legittimità delle due rappresentanze civiche , non si inserisce nella NORMALITA’ delle dinamiche  politiche democratiche e soprattutto  dell’etica della politica: dinamiche localmente frenate, se non stoppate ed etiche della responsabilità quantomeno discutibili . A  conclusione della campagna elettorale in molti, ancora più perplessi di un mese fa ci chiediamo :  cosa resta da esperire oltre il già tentato ?  Più che rimuginare su cosa poteva farsi e non è stato fatto, più che rassegnarsi  , RESTA …INDIGNARSI!... e , conseguentemente  assumere  scelte politiche  un po’ a lato , anch’essi  “ NON NORMALI ” e quindi eccezionali , validi, si spera, per questa tornata elettorale.

Questa modesta proposta che segue, ovviamente, non potrà interessare il  convinto elettore della lista di Centro destra o di Centro sinistra , troveranno la loro collocazione di voto ; anzi rappresentano lo zoccolo duro delle rispettive liste in cui in tanti si sono generosamente candidati . Mi rivolgo invece a quell’elettorato terzo , incerto , come me, sul da farsi in termini di orientamento del voto.

1) Se l’indignazione e la sfiducia nella politica è altissima, come già accade per tanti, in qualsiasi tornata elettorale, si può non votare ( il non voto ha una forte connotazione antistituzionale e localmente avrebbe un forte valenza politica solo qualora ridurrebbe le due liste al di sotto del 50% più 1 dei votanti, evento improbabile e non auspicabile )

2) se l’indignazione e la sfiducia è alta , come accade in qualsiasi consultazione elettorale , si può votare scheda bianca eleggendo un consigliere senza volto! Esprimendo così un forte dissenso  nonché una sostanziale  presa di distanza dai due schieramenti.

3) se l’indignazione è alta  poiché  ci si sente politicamente  traditi nei propri ideali politici di  appartenenza, quali che siano, ( che invece  in molti di noi solo qualche mese fa si è già  espressa serenamente  e senza tanti patemi nelle consultazioni nazionali e regionali )  a livello comunale  si può votare la compagine  antagonista  a quella del cuore “,turandosi il naso” come ha scritto e fatto Indro Montanelli , tanto, entrambe le formazioni  formalmente si presentano come liste civiche.

Queste mie sono  solo opinioni di  plurali scelte in libertà , perfino ovvie ,  un contributo alla riflessione di un indignato dalla evanescenza della  politica locale .

Guglionesi, 20 maggio 2013

 Arcangelo Pretore





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