BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


7/8/2013 ● Cultura

Giuseppe Mastromonaco, l'amico di Mussolini


  Alberto Mancini ● 2770


Mastromonaco Giuseppe
Un uomo fuori dal tempo Mastromonaco- Giuseppe protagonista di una piccola-grande storia che merita di essere raccontata e conosciuta. Nato a Guglionesi il 19.2.1889,in giovane età parte per l’America ma il 22.5.1915,richiamato alle armi, torna da Filadelfia per partecipare alla prima guerra mondiale, viene assegnato all’11 regimento bersaglieri, 23° battaglione quinta compagnia, mobilitato in zona di guerra il 26.3.1916. Qui Giuseppe incontra il direttore del giornale “Il Popolo d’Italia”, militare all’11° bersaglieri quinta compagnia dal 13.9.1915. Insieme prendono parte a varie azioni militari in prima linea. Nel pomeriggio del 23.2.1917 i soldati della loro squadra eseguono tiri con cannoncino, al penultimo tiro scoppia il lanciabombe, muoiono cinque soldati e ci furono diversi feriti. Il direttore del “ Il Popolo d’Italia” nel suo “ Diario di guerra” cosi ricorda l’episodio : “fui investito da una raffica di schegge e proiettato parecchi metri lontano. Non posso dire di più. So che venni raccolto quasi subito da altri bersaglieri accorsi, adagiato in barella, trasportato a Doberdò per le prime cure”. Era grave, aveva molte ferite, sanguinante e semisvenuto. Di questo episodio non sono mai stati resi noti i nomi dei soccorritori , particolare di scarsa rilevanza. Solo dal racconto di Giuseppe Mastromonaco veniamo a sapere che lo stesso bersagliere Mastromonaco, rimasto illeso, aiutò Mussolini. Fra i due commilitoni nasce una rispettosa amicizia, proseguita anche dopo la fine della guerra, come mi ha confermato la sig.ra Carmela, figlia di Mastromonaco, che vive a Milano da molti anni ,ma torna a Guglionesi durante l’estate, aggiungendo altri particolari. Era Mussolini che scriveva le lettere per dare notizie alla famiglia di Mastromonaco (analfabeta), averle potute leggerle oggi sarebbe stato interessante purtroppo. dopo la morte del loro genitore, sono state inconsapevolmente distrutte. La signora mi ha raccontato che quando Mussolini era degente in ospedale, Giuseppe andava spesso a visitarlo, mi ha riferito inoltre del messaggio di cordoglio inviato da suo padre a Mussolini in occasione della morte del figlio Bruno (deceduto nell’incidente aereo l’ 8.8.1941). Mussolini durante il periodo di vita in trincea si interessava ed osservava i comportamenti e la psicologia dei soldati che erano con lui; nel diario è scritto “ho studiato coloro che mi circondavano, che dividevano meco il pane, il ricovero, i disagi, i pericoli, ho sorpreso i loro discorsi, i loro atteggiamenti spirituali” ed afferma che “ i soldati tornati dall’ America costituiscono la parte migliore delle truppe” Giuseppe Mastromonaco era uno di questi.
L’aiuto offerto spontaneamente da Mastromonaco non fu mai dimenticato da Mussolini anzi lo ritenne determinante per la sua salvezza, ciò è dimostrato dal fatto che il capo del governo chiama a Roma Giuseppe Mastromonaco, lo riceve a palazzo Venezia, lo saluta con calore, tanto da meravigliare gli astanti addetti alla sua sicurezza, lo intrattiene a colloquio personale, gli manifesta gratitudine e disponibilità di aiuto. Mastromonaco non osò chiedere nulla che gli consentisse di migliorare la propria posizione economica ,invece manifesta al presidente del consiglio dei ministri orgoglio per il proprio lavoro e amore per la propria terra. Torna da Roma soddisfatto per l’amicizia confermatagli dal vecchio commilitone che nell’occasione gli dona un orologio da taschino con catena d’argento in segno di amicizia. Si sono ritrovati difronte, sia pure per poco tempo, l’umile contadino di Guglionesi e l’uomo di stato, uno figlio della terra molisana ,l’altro il più importante politico italiano, accumunati dalla solidarietà nata nelle esperienze e nelle sofferenze della grande guerra. Fu certamente un incontro particolare ed era occasione favorevole per chiedere qualsiasi ricompensa, nulla fu reclamato. Giuseppe Mastromonaco muore il 24.3.1947 dopo aver vissuto solo del proprio lavoro senza alcuna onorificenza per quanto prestato in circostanze di guerra. Questi fatti, avvenuti molti anni orsono, non possono essere soltanto semplici ricordi di chi li ha vissuti, sono si la loro storia, ma a nostro giudizio, sono per noi grande eredità, esempio di orgoglio ed umiltà, di eroismo ed umanità, che non possono essere cancellati se meditati ed esaminati fuori da ogni considerazione preconcetta.

Guglionesi 01.08.2013
Mancini Alberto






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