Caro Direttore,

i dati del bilancio di previsione 2013, approvato con il voto contrario dell’opposizione, confermano il giudizio negativo e profondamente inadeguato circa l’orientamento politico di fondo della maggioranza.

Negli ultimi 4 anni abbiamo avuto una drastica riduzione dei contributi e trasferimenti (da 1.511.304,77 a 269.155,05) statali e di altri enti pari ad  euro 1.242.149,72 a seguito delle politiche di rientro del debito.

La maggioranza del Comune di Guglionesi invece di procedere con una significativa riduzione della spesa corrente ha scelto di raddoppiare tasse, imposte tributi passando da euro 1.145.373,50 a 2.432.100,00 a cui si aggiungono i  913.000,00 di extra-tributarie.

Fonte: bilancio di previsione 2013.

Dunque alla pressione fiscale imposta dalla Stato nazionale, dalla Regione e dalla Provincia si è aggiunto il prelievo ‘forzoso’ operato dalle scelte della politica locale, dunque dalla maggioranza Antonacci, a fronte di un effetto paradossale: servizi e prestazioni sempre più scadenti e costose per la cittadinanza di Guglionesi.

Si riporta il trend dell’aumento medio della tassazione.

Dinanzi a tali tendenze emerge con evidenza oggettiva che occorre procedere  rapidamente e senza indugi ad una riqualificazione della spesa  nella direzione di  una sua significativa riduzione (effettiva una spending review locale) attraverso:

1. un  recupero di efficienza e di economicità  nella gestione dei servizi pubblici locali
2. un diverso rapporto tra pubblico e privato utilizzando seriamente il principio di sussidiarietà;
3. la implementazione di un sistema di contribuzione alla spesa da parte dei cittadini  introducendo il quoziente familiare.

Tematiche su cui la lista UNITA DEMOCRATICA PER GUGLIONESI aveva puntato l’attenzione, già in campagna elettorale, indicando puntuali soluzioni di efficienza amministrativa.

Senza una seria politica di bilancio il rischio che il 2014  sarà l’anno di nuovi aumenti, i quali daranno un durissimo colpo alla già esangue economia locale.  

Il modulo “mi difendo attaccando preventivamente l’avversario” può funzionare tatticamente su un campo di calcio, dove ci si diverte a fare spettacolo per le proprie tifoserie. Il sindaco e i suoi fedelissimi amici della maggioranza, invece, dovrebbero innanzitutto ascoltare la voce di quelle mamme-coraggio che ogni giorno fanno i conti con le sempre più esigue risorse familiari, e rendersi conto dei numeri di bilancio: tassando la propria comunità e prendendo ancora dalle tasche dei cittadini in gioco c’è la tenuta del sistema economico locale.

Dalla finanziaria Tremonti del governo Berlusconi (2010), passando per il decreto Salva Italia del governo Monti (2012), l’indicazione dello Stato nazionale alla spending review locale non è più ignorabile.