BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


16/12/2013 ● Scuola

Pubblici dipendenti trattati come persone con l'anello al naso


  Sergio Sorella ● 1101


Pensavamo che fosse finita la diatriba relativa alla restituzione dei contributi sospesi per il sisma; soprattutto dopo le centinaia di sentenze favorevoli ai lavoratori pubblici nelle quali si intimava l’amministrazione a seguire le regole stabilite dalle norme di riferimento e consentire la restituzione con rate adeguate. Invece apprendiamo che l’INPS –INPDAP, ha deciso, d’imperio, di ritornare alla modalità di restituzione entro il 2015 dei contributi sospesi.

Si ripristinerebbe ciò che una circolare dell’INPDAP nel 2011 aveva stabilito: restituzione a tappe forzate entro il 2015 e non più rateizzazione più lunga disciplinata dalla normativa precedente (numero di rate ed importi di cui all'Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3253/2002).

Un pasticcio che ha visto la CGIL Molise in prima linea per cercare nei confronti dell’Amministrazione delle soluzioni che evitassero il contenzioso. Di fronte all’inerzia ed alla deresponsabilizzazione dei dirigenti, i giudici di merito, ai quali la CGIL Molise è stata costretta a rivolgersi, hanno stabilito di ripristinare le precedenti modalità di restituzione.

Dopo centinaia di sentenze di condanna, la Ragioneria territoriale dello Stato della Provincia di Campobasso, con la determina n. 5654 del 27 marzo 2013, ha deciso, in regime di autotutela, che il piano di rateizzazione per la restituzione dei contributi sospesi per il pubblico impiego dovesse avvenire con la rideterminazione sul debito residuo al 30 aprile 2013 secondo tali modalità: numero di rate pari a otto volte le mensilità sospese, ad esclusione di coloro che avevano già beneficiato dell’applicazione delle sentenze favorevoli al ripristino della situazione originaria.

Sistema andato avanti in questi mesi, che è stato nuovamente messo in discussione dai dirigenti dell’INPS INPDAP di Campobasso e che comporterà – se non si interverrà rapidamente- il fatto che, a partire dal prossimo mese di gennaio, i pubblici dipendenti si vedranno decurtata la busta paga di 150-250 euro mensili a fronte dei 15-30 che stanno versando. Un vero e proprio salasso, peraltro non annunciato, contrario a qualsiasi norma e di cui chiederemo conto.

La CGIL Molise e le categorie della F.P. e della FLC, hanno chiesto un incontro urgente al direttore dell’INPS di Campobasso, tale incontro si terrà lunedì16 dicembre. Inviteremo con forza l’amministrazione a rivedere tali posizioni e a non intervenire più nel merito.

Dopo l’incontro, se non ci saranno risposte adeguate, si decideranno le iniziative da intraprendere per far valere i diritti dei lavoratori pubblici molisani. E’una situazione inaccettabile: non si può essere trattati con l’anello al naso e vessati in tutti i modi. Chi gioca allo sfascio dovrà assumersi le responsabilità personali in tutte le sedi per quello che ha deciso.





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