BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


30/12/2013 ● Cultura

"1 Gennaio: Maria SS.ma Madre di Dio", riflessione diocesana di Luigi e Rosa Catelli


  Diocesi Termoli-Larino ● 1243


O Dio, che nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna,
fa' che sperimentiamo la sua intercessione,
poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l'autore della vita,
Cristo tuo Figlio
” (dalla Liturgia)

Oggi più che mai c’è una domanda radicale cui l’uomo può rispondere solo guardando a Maria: la domanda su quale sia il senso dell’esistenza.

Lei è la donna che è vissuta di fede, di affidamento totale a Dio e, attraverso questo affidamento totale, Dio si è potuto fare presente nella sua vita in modo del tutto speciale, facendo di lei la Madre del Figlio di Dio incarnato, quindi la Madre di Dio.

Il Vangelo di questa domenica ci presenta la figura di Colei nella quale la Vita ha preso per la prima volta carne, con una verità che non è limitata a quella prima volta, ma è la verità definitiva per sempre.

Per questo noi non abbiamo nient’altro da fare, se non rinnovare in noi quella stessa libertà con cui Maria accolse l’avvenimento che si compiva in lei. Tutto è qui: il mistero della storia, il già che si è compiuto, il già che è accaduto, la pienezza che si è già realizzata, il mistero della salvezza che è già presente nell’esistenza di ogni uomo.

Non abbiamo, dunque, tanto da apprendere, ma tutto da accogliere; non abbiamo tanto da fare, ma lasciare che Egli faccia; non dobbiamo escogitare o inventare alcunché: dobbiamo soltanto renderci obbedienti, come Maria, alla fede, cioè obbedienti all’azione dello Spirito Santo in noi, nient’altro che questo.

Oggi quindi guardiamo a Maria che ha generato il Figlio Dio, che è diventata la Madre di Dio e la cui intera esistenza è stata cardine della novità dei tempi nuovi che la nascita del Signore prima e, la sua missione, Passione, Morte e Resurrezione poi, sono venuti a portare nella vita di ogni singolo uomo.

La sensibilità di Paolo VI, accresciuta poi nel magistero del Beato Giovanni Paolo II, ha legato alla pace la festa di Maria Madre di Dio nel primo giorno dell’anno civile.

La pace è l’esigenza più grande che l’uomo ha nel suo cuore e una società tormentata come la nostra, non può non sentirne l’improrogabile esigenza.

Senza pace non vi è costruzione della vita, sarebbe come pretendere di edificare una casa senza prima pensare alle fondamenta.

La pace è un dono: ci è data. È la presenza di Cristo nella società umana.

Come ricorda Papa Francesco nel messaggio di quest’anno, dal titolo “Fraternità, fondamento e via per la pace”: “Chi accetta la vita di Cristo e vive in Lui, riconosce Dio come Padre e a Lui dona totalmente se stesso, amandolo sopra ogni cosa. L’uomo riconciliato vede in Dio il Padre di tutti e, per conseguenza, è sollecitato a vivere una fraternità aperta a tutti. In Cristo, l’altro è accolto e amato come figlio o figlia di Dio, come fratello o sorella, non come un estraneo, tantomeno come un antagonista o addirittura un nemico. Nella famiglia di Dio, dove tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono <vite di scarto>. Tutti godono di un’eguale ed intangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno”.

La pace è dunque il bene che sta alla base di tutta la costruzione della nostra vita, che sta alla base della Chiesa, all’inizio della sua storia, è il bene sommo, che tutti noi, soprattutto nel tempo del Natale del Signore, siamo invitati a chiedere con perseveranza, per comunicarla a tutti gli uomini.

Chiediamo a Maria, Madre di Dio, che quello che non sappiamo fare da noi stessi ci insegni Lei a farlo.

Luigi e Rosa Catelli





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