Caro Direttore,

nell’ultima puntata di “Invasioni barbariche” di Daria Bignardi (La 7), l’ospite successivo al leader dell’UDC Pierferdinando Casini, cioè Beppe Severgnini, ha tradotto i repentini orientamenti centristi del partito di Casini parafrasando l’acronimo stesso del partito: “UDC, Ultima Destinazione Conosciuta” [Beppe Severgnini].

Durante il dibattere televisivo, Beppe Severgnini ha invitato il “brizzolato” politico ex demo-cristiano ad andare a pesca: ormai, alla sua età! E magari alla sua età “politica” scegliere (se di scelta bisogna parlare!) tra la pesca all’acqua dolce o salata. Il massimo della scelta, insomma!

Come non dare una qualche ragione alla chiarezza culturale di Beppe Severgnini?
Presi dal timore “italico”, da una parte (nel centrosinistra) si “rottamano”, dal basso delle primarie partecipate, le obsolete classi dirigenti (cioè quelle personalità che hanno fatto pure tanti danni, per intenderci!), dall’altra (nel centrodestra) si “rottamano” dall’alto le sigle dei partiti, ma quei dirigenti, che pure hanno fatto tanto danno (per intenderci!), restano sulla cresta della messa in onda TV.

Probabilmente il Casini sarà, politicamente, recuperato (o svernato?) con una poltrona in Europa (forse perciò tanta fretta mediatica nel decidere il nuovo collocamento?), ma resta sul piano politico una (in) coerenza da autentico atteggiamento ex demo-cristiano.

E dunque, giocando con Beppe Severgnini, quanti acronimi si possono ancora parafrasare sulla vicenda mediatica?
Rispettando sempre le scelte di vita di ciascuno, eppure rileggendo tutto il background “casiniano” degli ultimi lustri politici, pensando a quanti lo avevano recentemente sostenuto con candidature e con voti anti-berlusconiani, non dimenticando nemmeno quanti, in precedenza, lo apprezzarono con candidature e con voti anti-comunisti, ecco una mia versione dell’ “invasione barbarica” all'acronimo di Severgnini: "UDC, Ultras Della Coerenza".