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		31/5/2014 ● Cultura
Il trittico cinquecentesco della Madonna delle Grazie verso il restauro presso ISCR
  Luigi Sorella ● 1854 
        
        La settimana prossima (a conclusione della 912a festivitĂ  patronale di 
Sant'Adamo Abate) il trittico della Madonna delle Grazie tra i santi Sebastiano e Rocco
di Michele Greco di Valona sarĂ  in consegna presso l'ISTITUTO SUPERIORE 
CENTRALE DEL RESTAURO in Roma, centro di restauro del Ministero dei Beni e 
delle AttivitĂ  Culturali e del Turismo. Il soprintendente dott. Daniele Ferrara, 
dirigente della Soprintendenza per i beni storici artistici ed 
etnoantropologici del Molise, studioso e ricercatore della pittura del 
rinascimento, ha ottenuto dal Ministero il finanziamento per il restauro del 
trittico del 1505, opera di chiara formazione crivellesca (cfr. in archivio di Fuoriportaweb 
L´ultimo 
sospiro del "crivellismo"). Il restauro, dunque, avverrĂ  gratuitamente 
per la comunitĂ  di Guglionesi: l'intervento-studio avverrĂ  "strettamente 
correlato a quello avviato da pochi giorni dal medesimo Istituto sul trittico 
quattrocentesco di Bartolomeo Vivarini, proveniente dalla chiesa di San Zaccaria 
di Venezia".
"Presso l'ISCR - scrive nella proposta di restauro il dott. Daniele 
Ferrara - dapprima con le indagini diagnostiche e gli interventi di restauro 
e poi con l'esposizione dei due trittici risanati, sarĂ  possibile confrontare 
dal punto di vista tecnico e storico-artistico due opere significative del 
cosiddetto "Rinascimento adritatico". Il muranese Vivarini guardò con interesse 
da Venezia alla tradizione bizantina e dalmata e fu attivo anche in altre 
regioni adriatiche; Michele Greco, invece, di formazione bizantina, fu 
influenzato nelle sue opere di Vasto e Guglionesi dalla pittura quattrocentesca 
veneziana (in particolare dallo stesso Vivarini) e marchigiana (specificamente 
da Carlo Crivelli e seguaci)."
Il trittico cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie di Guglionesi fu commissionato all'artista dalmata dall'antica congregazione di Sant'Adamo Abate (patrono della cittĂ  fin dal 
1102), come attestata dalla testimonianza scritta sulla predella alla base dell'opera. 
Fu realizzata "in honorem" di Santa Maria delle Grazie nel 
settembre del 1505 e finanziata con le "elemosine generali" della confraternita 
patronale (cfr. in archivio di Fuoriportaweb 
Il trittico 
della "Madonna delle Grazie" (1505) a Roma in restauro con il Vivarini).
