Bosco Sant’Eremo. L’emergenza rifiuti, non solo rimane, ma si aggrava. Dopo il sequestro disposto dal NOE da circa 10 giorni sarebbe stato obbligatorio e necessario procedere all’immediata bonifica dell’area interessata. In realtà da quanto è dato osservare è accaduto il contrario. E’ aumentata la quantità dei rifiuti che vengono abbandonata immediate vicinanze fuori dal perimetro sequestrato. Praticamente a pochissimi metri dall’entrata laterale del cimitero. Per buona parte si tratta di rifiuti ‘tal quali’ . Per cui, oramai l’area inizia ad essere popolata anche da cani randagi e altri animali.

E’ del tutto evidente che all’origine dell’emergenza ci sono due fenomeni:
- lo scarso senso civico di taluni cittadini ( non sappiamo se residenti) che imperterriti rifiutano di aderire al servizio di raccolta differenziata.
- la palese e grave incapacità dell’amministrazione comunale a porre in essere azioni di contrasto preventivo.
A questo punto alcune domande risultano legittime.
1. Cosa impedisce all’autorità sanitaria locale di emanare un’ordinanza per la immediata bonifica dell’area obbligando l’impresa che gestisce a rimuovere i rifiuti e portarli nei centri di smaltimento?
2. Se le condizioni contrattuali tra Unione-Impresa non contemplano questa possibilità perché non procede in proprio alla bonifica?
3. Perché non di intensifica la sorveglianza con delle misure straordinarie chiedendo l’intervento della forza pubblica?
Il PARTITO DEMOCRATICO di concerto con il GRUPPO DI UNITA’ DEMOCRATICA PER GUGLIONESI di fronte al permanere di tale insopportabile situazione di inattività, raccogliendo anche le lamentele e l’indignazione di diversi cittadini, si vedranno costretti ad intensificare la propria azione per ottenere il ripristino della condizioni di legalità in materia di smaltimento dei rifiuti urbani a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. E’ del tutto ovvio aggiungere che l’auspicio è che si ponga in essere un immediato intervento risolutore.