BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


12/7/2014 ● Cultura

Specchi fotovoltaici hanno macchiato colline e paesaggi rurali, sotto la terra inaridisce


  Pietro Di Tomaso ● 1341


In Italia, scrive Mario Pirani su Repubblica, con incentivi straordinari c’è stata una grande crescita della speculazione finanziaria alimentata con valenza ventennale da capitali che il governo italiano ha elargito a chi copriva di pannelli solari le nostre campagne. <<Ad eccezione di qualche lavoratore extracomunitario utilizzato per il lavaggio dei pannelli solari un paio di volte l’anno, l’occupazione è nulla. Ma quel che è più grave è aver sottratto alle coltivazioni un territorio come il Molise! Altrove abbiamo “abbrutito” il nostro habitat. Le dolci colline leopardiane sono infatti ormai macchiate da enormi specchi grandi come tanti campi sportivi. Sotto i pannelli la terra inaridisce, e al ciclo della CO2 (anidride carbonica) non ci pensa più nessuno. E in quale discarica butteremo i pannelli esausti?>>.

In queste condizioni come si fa a valorizzare la cultura (e le tradizioni locali) finalizzata a creare un circuito turistico innovativo di originale interesse? Perché occupare suolo agricolo per realizzare impianti che possono trovare spazio su superfici già irrimediabilmente compromesse dal punto di vista naturale. In sintesi, si vuole ricorrere ad una fonte energetica rinnovabile consumando però un’altra risorsa non riproducibile: il suolo. Installare un impianto fotovoltaico in zone coltivabili significa ostacolare la politica ecosostenibile con grave limitazione di zone fruibili per la produzione di prodotti alimentari. Bisogna sollecitare le amministrazioni comunali affinché si esprimano con un netto ‘no’ alla costruzione di qualsiasi parco fotovoltaico a terra che vada ad occupare suolo agricolo individuando nel contempo i luoghi adatti per la realizzazione di impianti (come i tetti dei capannoni, parcheggi, supermercati, aree industriali, etc.), così da salvaguardare l’integrità delle aree naturali, rurali. Insomma, se il paesaggio è un valore storico-culturale da tutelare (e non c’è dubbio che lo sia), allora tutta la collettività dovrebbe concorrere alla sua salvaguardia. “Il paesaggio agrario, come effetto della lenta stratificazione dell’attività agricola sul primitivo paesaggio naturale, ha acquisito una sua bellezza che va salvaguardata” (cfr. Wikipedia). Dunque, in parallelo, la salvaguardia dell’azienda agricola diventa un presupposto essenziale della tutela dell’ambiente e del paesaggio.

Ora una buona notizia. Come riferisce Eleonora Santucci su ‘greenreport.it’ (4 Luglio) <<Il favore legislativo per le fonti di energia rinnovabili non è senza limiti: i comuni possono esprimere un giudizio di compatibilità dell’impianto di produzione di energia elettrica da Fer in zona agricola. Lo ribadisce il Tribunale amministrativo della Puglia (TAR) con la sentenza n. 1570. In riferimento alla realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici di potenza pari a 986 KWp del Comune di Copertino ha dichiarato “di notevole impatto ambientale ricadente in un’area dalla forte vocazione agricola”. Ha, dunque, sospeso la Denuncia di inizio attività (DIA) – oggi sostituita dalla Scia ossia Segnalazione certificata di inizio attività - (…). Le P.a. comunali hanno il potere discrezionale volto a verificare il corretto inserimento di tali strutture nel rispetto dei fondamentali valori della tradizione agroalimentare locale e del paesaggio rurale>>. Anche in Molise nella mia cittadina nativa, Guglionesi, osservando dalla villa comunale i suoi cittadini possono farsi un’idea dell’impatto visivo-ambientale degli impianti già in essere ricordando nostalgicamente i colori cangianti dei campi un tempo coltivati. Una seconda notizia (fonte ‘Molise tabloid.it’): I tratturi e il paesaggio rurale dei pastori diventano candidatura immateriale internazionale Unesco. Quattordici regioni europee insieme per un unico obiettivo.

Promuovere la candidatura Unesco della civiltà della Transumanza e del paesaggio rurale dei tratturi. Iniziativa unica nel suo genere che non ha precedenti nella storia Unesco. Si è tenuta ad Oporto, in Portogallo, la tre giorni di lavori dedicati al progetto di cooperazione “Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità”. Obiettivo prioritario è la candidatura immateriale e materiale a patrimonio Unesco. Grande impegno da parte di tutti i partners per raggiungere a giugno del 2015 questo ambizioso traguardo. I territori interessati: Italia Centro-Meridionale (Molise, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Campania), Portogallo, Francia, Spagna, Grecia e Svezia. Valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali finalizzata a creare un circuito turistico innovativo e interessante.





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