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		17/4/2008 ● Politica
Prima volta del centrodestra a Guglionesi, con il cuore “si può fare”
  Luigi Sorella ● 3584 
        
        Nella corsa a tre evitiamo di scrivere “risultato a sorpresa!”. Il 33, 33 e 33 era nell’aria fin dalla 
scelta di presentare tre liste civiche. Prevedibile che la futura 
Amministrazione si sarebbe insediata nella Casa Comunale con i decimali del 
residuo punto percentuale di resto. Era un’ipotesi ora è storia.
Bartolomeo Antonacci, alla sua prima candidatura a Sindaco, riesce a portare al 
governo della città di Guglionesi la lista civica “Guglionesi nel cuore”, nello 
schema bipolare della politica italiana e locale una lista orientata verso il 
centrodestra. 
Antonacci, dopo l’esperienza da Consigliere comunale di opposizione durante 
l'uscente Amministrazione Bellocchio, intuisce le vere coordinate propositive 
per il rinnovamento e mette in campo tanti giovani “under 40” ed alcuni 
veterani in grado di raccogliere consensi da diversi contesti socio-politici 
della comunità, presentando il suo schieramento con forze politiche dal centro 
all’estrema destra. Il neo-sindaco ha puntato su un programma di “svecchiamento” 
della politica locale, dichiarando, esplicitamente, la sua lista alternativa al 
centrosinistra, non solo sulle proposte di sviluppo della città, ma anche sui 
criteri. “Nella scelta della candidatura a Sindaco – ha dichiarato 
qualche giorno fa ad Fpw il Sindaco Antonacci – abbiamo discusso su 
determinati criteri. Su tali criteri è avvenuta una divergenza con un’area 
centro-moderata in dialogo da tempo con noi, divergenza dalla quale è poi nato 
il nucleo costitutivo della lista civica “Costruire per Guglionesi” 
(candidato sindaco Giuseppe Pollice).” La divergenza sui criteri, nell’ottica 
del successo elettorale (pur di misura), è stata una vittoria nella vittoria 
della lista civica “Guglionesi nel cuore”. Antonacci non si sbagliava: aveva 
lavorato da tempo, con sacrificio, dedizione e coraggio al risultato che lo ha 
premiato. Nulla arriva per caso.
Il progetto politico di Giuseppe Pollice, siamo “per” e non “contro”, nella 
corsa a tre riscuote una brillante considerazione da parte dell’elettorato 
guglionesano, tanto da sfidare in pochi giorni, su un doppio fronte, gli 
schieramenti politici di centrodestra e di centrosinistra, ben organizzati, 
strutturati e preparati nel tessuto sociale del paese. Tuttavia l’identità 
politica della lista civica “Costruire per Guglionesi” restava per una grande 
parte dell’elettorato un’incognita “equivoca” della campagna elettorale, una 
seria ambiguità da trascinare in un’azione di Amministrazione comunale, poiché 
priva di una rappresentanza partitica nelle scelte delle politiche territoriali 
alle quali è chiamata la municipalità di Guglionesi. Ma in questa direzione il 
successo nelle Politiche (anche a Guglionesi) dell’Italia dei valori di Antonio 
Di Pietro forse trova una certa compiacenza trasversale (in attesa di un futuro 
apparentamento?) in alcuni esponenti promotori del progetto “Costruire per 
Guglionesi”. Se fosse vera questa considerazione il successo di Antonacci 
sarebbe doppiamente meritevole, avendo battuto un centrosinistra dichiarato (di 
fatto con pochi consensi) e l’altro in “ombra” (di fatto con molti consensi). 
C’è tempo per valutare meglio le dinamiche e le tendenze del voto politico di 
Guglionesi.
E veniamo all’impresa elettorale. In barba allo slogan elettorale del PD, “si 
può fare”, lo schieramento di Antonacci è riuscito politicamente a chiudere il 
“ciclo Bellocchio”, cioè mettere la parola “fine” a dieci anni di governo della 
città di Guglionesi, battendo sul consenso la lista civica del centrosinistra 
“Continuità per il futuro” (candidato sindaco Pasquale Marcantonio) che al 
vaglio dei cittadini non ha convinto né sulla “continuità” e né sul “futuro” dei 
“fatti” argomentati in campagna elettorale. Per il centrosinistra la continua 
dissolvenza nel consenso locale (l’IdV sopra il PD nelle Politiche di 
Guglionesi) sembra non avere un freno (almeno dal 2003 ad oggi), nonostante la 
gestione amministrativa della municipalità garantisse altre prospettive di 
consenso… “per un Comune amico”.
Il centrodestra diventa forza di governo municipale per la prima volta nella 
storia del bipolarismo locale, dopo le sconfitte elettorali subite alle Comunali 
del 1993 (Di Falco sconfisse Cacchione), del 1998 e del 2003 (Bellocchio 
sconfisse due volte Vaccaro).
Per Guglionesi si apre una stagione nuova, di rinnovamento amministrativo, in 
linea con le attuali posizioni politiche nazionale e regionale (PDL). Dunque 
ampi margini di risorse nel “fare” e nel collaborare in sintonia con gli Enti 
che contano. Ora Antonacci ha il compito di creare e di coordinare una nuova 
classe dirigente per la Città, e non solo per la Città, in grado di dare 
contenuti di innovazione e concretezze di sviluppo alle aspettative dell’intera 
Comunità e non solo del suo ristretto elettorato.
Nello scenario della politica locale resta un argomento serio per il futuro di 
Guglionesi e sopratutto dei guglionesani. La questione “33%” . Considerando il 
verdetto delle urne si può ripartire dal “cuore”, ma forse non basta solo quello 
della politica.

Il Sindaco Bartolomeo Antonacci
