BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


19/11/2014 ● Cultura

Cassinetta di Lugagnano : “Stop al Consumo di territorio”


  Pietro Di Tomaso ● 1296


Sabato scorso a Cassinetta di Lugagnano (Milano) si è svolto il convegno nazionale “Stop al Consumo di territorio” alla presenza di politici, amministratori locali, ambientalisti e associazioni. Cassinetta di Lugagnano è il primo Comune italiano che ha approvato, nel 2007, un piano urbanistico a zero consumo di suolo. <<Siamo un paese agricolo – dichiara a ‘Repubblica’ l’attuale primo cittadino Daniela Accinasio - , abbiamo un’identità culturale e architettonica importante. Che senso ha costruire se non ne hai la necessità, mettendo a rischio geologicamente il territorio? Le aziende agricole della nostra zona non sono state costrette a cedere i terreni alla speculazione, si sono riconvertite al biologico. Così oggi hanno dimensioni che consentono loro di mantenere competitività>>. <<E la stragrande maggioranza dei Comuni – sottolinea Damiano Di Simine di Legambiente Lombardia – utilizza da decenni il mattone per far cassa, senza pensare alla salvaguardia del territorio>>.

<<Oggi – dice il sindaco Accinasio – abbiamo dovuto imparare a far di necessità virtù, facendo quadrare i conti senza il bonus-villetta ben prima della crisi edilizia che ha colto alla sprovvista molti altri enti locali>>. Come? “ Riducendo al minimo le spese (il sindaco ha 460 euro di stipendio, non ci sono consulenze e solo l’ufficio tecnico ha un telefonino a disposizione) e diversificando le entrate: <<A esempio – spiega il primo cittadino – organizzando matrimoni e cerimonie nelle ville che abbiamo restaurato recuperando un altro pezzo della nostra identità>>. Certo, stiamo parlando di un Comune piccolo dove è possibile applicare un tipo di economia all’insegna del realismo e del pragmatismo. Un abitante di Cassinetta ha dichiarato a Ettore Livini, inviato di ‘Repubblica’, che <<qui in paese il senso di appartenenza e di socialità è molto aumentato con il no al cemento>>. << C’è gente che si è trasferita da Milano a qui proprio per questo – assicura il sindaco Accinasio -. Persone più partecipi e attente ai bisogni di Cassinetta>>.

Dunque siamo in presenza di una esperienza comunale che prova a dimostrare come l’equazione crescita uguale cemento non sia sempre vera, e senza alternative. In Toscana la legge urbanistica regionale approvata il 29 ottobre prevede tra l’altro che vale per tutti il principio secondo cui <<nuovi impegni di suolo a fini insediativi o infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti>>.

Tuttavia i pericoli per l’ambiente e il territorio sono sempre in agguato. <<Sembra che anche questo governo – scrive Mario Pirani su ‘Repubblica’ (17 novembre) – che pur sembrava animato da propositi risanatori, sia pronto a piegarsi alle richieste di nuovi incentivi da parte delle lobby eoliche. (…) Tutto il Mezzogiorno è stato massacrato da migliaia di torri alte dagli 80 ai 130 metri…>>. Insomma occorre vigilare su quanto forma oggetto dell’articolo di Pirani dal titolo “I soldi facili dei mercanti d’aria”.


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