BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


24/4/2015 ● Eventi

XII Concorso Internazionale “Citta di Pesaro”: condividere sogni è pratica aperta a tutti


  Giorgio Senese ● 1486


I ragazzi sono pronti, dentro le loro eleganti camicie nere che li fanno più adulti.
Le ragazze sono tutte più belle che mai.
Qualcuno di loro si sposta in continuazione da un gruppetto all’altro.
Una parola, una carezza, un abbraccio, un bacio, per non dar retta a quel formicolio che si avverte a solleticare nello stomaco.
I violini, disposti in cerchio, si dedicano all’accordatura così come, ma in formazione sparsa, fanno anche le chitarre.
Sento lick appena accennati di Led zeppelin piuttosto che dei Guns N’Roses ma tutto fa brodo per scaldarsi le dita.
I clarinetti con la mestra, verificano se sono calanti o crescenti, registrano le intonazioni ruotando e spostando il gruppo generato di suoni e lo fanno nell’antibagno per non disturbare le esibizioni delle altre scuole che si stanno tenendo nalla sala attigua. Io da semplice “intruso”mi limito ad osservarli e faccio la spola tra i due ambienti contigui.
Quello dove ci sono i ragazzi e quello dove ci sono le audizioni.
Il tavolo intorno a cui è seduta la commissione giudicante si trova alla metà di questo lungo e grande ambiente ristrutturato, dalle grandi porte a vetro e dalle capriate in legno.
I giudici sono rivolti al palcoscenico con il pubblico alle spalle.
Ma ecco, tocca “a noi” e mentre defluisce, accompagnata da un applauso, l’orchestra che si è appena esibita, entrano i nostri.
L’ordine d’ingresso non è casuale ma stabilito dai maestri che preventivamente avevano già deciso e concordato la disposizione delle varie sezioni.
Un momento di frenetico vuoto, suoni singoli che sembrano a caso, cenni visivi con l’uomo del mixer e poi, come per magia, tutti seduti ai loro posti, leggii aperti con le parti, fieri e composti.
Ancora un attimo e poi si alzano di scatto all’arrivo del maestro De Lena che dopo un breve cenno di saluto verso i giudici si volta e trova l’orchestra in fremente attesa del suo cenno d’inizio.
La bacchetta volteggia a fendere il silenzio e le prime note sicure e pulite spazzano via l’aria stantia che regnava in sala. E’ stato come se tutte le porte e le finestre si fossero spalancate per far entrare aria nuova fresca e primaverile.
West side story con il refrain di “maria... maria... mariaaa” si impossessa dei nostri cuori e delle nostre anime e poi è la volta del maestro Cannarsa (da ieri il Basso pigliatutto) che si muove contenendosi a stento dal trasporto della musica. Il suo contorcersi composto accentua ancora di più le indicazioni che detta con la sua bacchetta da direttore ed è allora che guardando verso la giuria io realizzo che il “Punto di Valore” rischia davvero di vincere.
Sono le tre di pomeriggio e i giurati sono comprensivamente anche stanchi. La loro funzione li porta ad avere un contegno serioso e controllato, ma sono musicisti e alla natura non si comanda.
C’è che batte il piede seguendo il ritmo, chi perde il controllo e tamburella con le dita e chi tradisce il suo divagare musicale muovendo la testa.
Il resto è cronaca e felicità. 1° premio per la sua categoria e 1° premio per il miglior arrangiamento.
Che giornata, che giornata!
Grazie ragazzi, siete voi la nostra “Bellezza” e un grazie immenso va ai maestri e professori che tanto di loro stessi investono in questo sogno condiviso che un pò alla volta diventa sempre più realtà, facendo sparire ogni delusione e fatica.
Condividere i sogni è una pratica aperta a tutti, in questo caso ai nostri giovani musicisti, ai maestri e alle famiglie ma ciò non significa che non si possa allargare il cerchio della condivisione alla città, alla regione, alla nazione. Ma questo è un’altro discorso, oggi è solo FESTA!!!
E tu Terra molisana, puoi essere fiera di questi tuoi figli che sono si umili, ma ricchi di sostanza.





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